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Lezioni online di Aikido? Alcune riflessioni

Come insegnante e responsabile tecnica del Dojo di Aikido Salvatore Mergè, in questo periodo di lockdown dovuto al COVID-19 ho scelto di non tenere lezioni online per alcuni motivi ben ragionati.

In data 9 marzo, primo giorno di lockdown, ho pubblicato su questo blog una serie di indicazioni per praticare da soli. Perché non ho voluto organizzare lezioni in streaming?

  • La bellissima arte dell’Aikido si impara allenandosi in prossimità sensoriale dell’insegnante, entrando nel suo dojo, che è uno spazio che va percepito con i 6 sensi. Per avanzare però nell’arte è necessario ricavarsi del tempo ogni giorno per praticare da soli. Per fare un esempio: un principiante non potrà mai conoscere l’arte se non cominciando a frequentare un dojo dove insegna un maestro. Lo stesso principiante, per avanzare nell’arte dovrà ogni giorno (o comunque con cadenza ritmica) dedicare tempo ad approfondire la pratica e ad allenare da solo quello che ha appreso nel dojo.
  • La videolezione in streaming può aiutare a riportare alla memoria una sequenza o un esercizio ma difficilmente l’insegnante potrà allo stesso tempo osservarvi nelle finestre del monitor e correggervi.
  • Fra smart working, didattica a distanza, piattaforme di intrattenimento e streaming video, videochat con amici e parenti, stiamo sovraccaricando la banda in Europa al punto che le grandi piattaforme di intrattenimento su richiesta della commissione Europea hanno abbassato il bitrate dei loro servizi. Sono dell’opinione che ognuno di noi dovrebbe fare uno sforzo per limitare al minimo necessario l’utilizzo della banda.
  • I servizi commerciali per videoconferenze come Zoom o WhatsApp accumulano i nostri dati e metadati per costruire attorno a noi una bolla di filtraggio sempre più impenetrabile (per approfondire: Internet, Mon Amour, Ledizioni, 2019, interamente disponibile online). Attraverso questo grande esperimento sociale (al netto del fatto che sia voluto o meno, nessuna dietrologia, nessun complottismo), con milioni di persone a casa, assistiamo ad una accellerata al digitale senza precedenti.  È vero che esistono anche strumenti free ed open source che non raccolgono informazioni e non tracciano le nostre connessioni, ma anche qui, visto che le risorse non sono inesauribili, è bene non abusarne come indicato al punto precedente.
  • Il metodo è il contenuto: l’insegnante sulla piattaforma per la videoconferenza deve usare un metodo che influenza e anzi determina il contenuto,  e non p più usare il suo metodo. Questo modifica il contenuto dell’insegnamento.
  • Viviamo un tempo di difficoltà mai sperimentata prima nelle nostre vite, ma una difficoltà non nuova per nostri avi nelle diverse epoche storiche e per i nostri fratelli e sorelle di altre parti del mondo. Dobbiamo stare soli, forse anche in spazi ristretti. È importante non abituarci a considerare Internet e lo schermo come le nostre uniche risorse. Utilizziamo questo momento difficile come un’occasione per guardare al di là dello schermo connesso.
  • Emancipiamoci, impariamo a organizzare da soli la nostra pratica. Il Maestro Tada durante i preziosi seminari di Kinoremna ci ha spesso detto: “Non siete alle elementari, siete all’università, come studenti universitari dovete organizzare il vostro studio.” Questo momento difficile ci viene richiesto forse di crescere troppo in fretta, avremmo preferito restare ancora un po’ alle elementari, ma è arrivato il  tempo di passare all’Università. Prendiamolo come uno stimolo.

Come insegnante preferisco indicarvi delle risorse in rete a cui rifarvi per ricordare delle sequenze che potreste aver scordato. Alcune risorse video le trovate nell’articolo menzionato prima che comunque andrò aggiornando man mano che trovo (o produco) altro materiale utile. I miei allievi hanno potuto praticare (chi più tempo, chi meno) tutto gli esercizi proposti. A voi ora il lavoro di studiarli da soli!

Potete scaricare in locale le risorse che vi indico, studiarle e ripetere con attenzione.

Ovviamente non voglio criticare gli insegnanti che hanno scelto di condurre lezioni online di Aikido! A ognuno le proprie scelte, voglio solo utilizzare questo nostro spazio per spiegare la mia scelta.

Resto chiaramente a disposizione di tutti gli allievi che possano avere dubbi o che desiderino delucidazioni! Possiamo  incontrarci in video chat (suggerisco in caso di usare meet.jit.si che non traccia le connessioni e non raccoglie informazioni, oltre a non richiedere la creazione di nessun account né tantomeno il download di nessuna app).
Se volete farmi vedere un esercizio per chiedermi se lo state eseguendo bene, se volete anche solo fare 4 chiacchiere, scrivetemi a aikido@zafu.it (o per chi ha il mio numero su WhatsApp) e ci mettiamo d’accordo!

Io mi alleno ogni mattina tra le 7.30 e le 8.30 circa, ho la fortuna di avere un terrazzo condominiale pieno di sole, seguo la struttura della lezione che conoscete: respirazioni, tori fune, riscaldamento, ashisabaki e pratica delle tecniche da sola o allenamento con jo e bokken.

Sfruttiamo questo tempo strano e disperato per scoprire di più su di noi e sul mondo che ci circonda!

Buona pratica a tutti!

P.S.

A livello amministrativo la struttura che ospita il Dojo, CDR Danza e Sport, congela le rette di marzo in modo che possano essere riutilizzabili appena riprenderemo!